Uccidiamoci di interrogative!
Per ora abbiamo visto due tipi di
frasi:
1. Interrogativa per particella
modale
2. Interrogativa per scelta
esclusiva
La seconda opzione può presentare
una variante, ossia è corretta sia questa forma:
你们写不写汉字?
Nǐmen xiě bù xiě
hànzì?
Sia
questa:
你们写汉字不写?
Nǐmen xiě hànzì bù xiě?
Il
verbo alla forma negativa lo metto al fondo della frase, un po’ come
l’italiano: “Studiate cinese o no?”
Risposta:
(我们)不写(汉字)。
Se
il contesto è chiaro, posso sottintendere sia il soggetto che il complemento
oggetto: NON il verbo. Mai!
Digressione
sugli avverbi. Avverbio, etimologicamente, significa “(ciò) che sta davanti al
verbo”. In italiano non siamo troppo rigidi e gli avverbi si collocano
abbastanza liberamente. In cinese, essi vanno sempre fra il soggetto e il
verbo, una posizione che può ospitare tutti i complementi indiretti e mai il
complemento oggetto, che è diretto. Vediamo degli esempi:
我们常常写汉字。
Wǒmen chángcháng xiě hànzì
我们今天学习汉语
Wǒmen jīntiān xuéxí hànyǔ
Abbiamo qui
fra soggetto e verbo due tipi di parole; nel primo caso c’è un avverbio puro,
cioè non utilizzabile con un’altra funzione grammaticale: 常常 chángcháng, “spesso”. Il carattere chángcháng è il semplice
raddoppiamento di cháng, ma visto che in cinese esistono molto omofoni, si usa
preferibilmente chángcháng per distinguerlo dai vari cháng con significati
diversi.
Il
significato della prima frase è quindi: “Noi spesso scriviamo caratteri
cinesi”.
Nel secondo
caso fra soggetto e verbo c’è 今天 jīntiān, che non è un avverbio
puro bensì un sostantivo che significa “oggi”: è composto da 今 jīn,
“ora, adesso” e 天 tiān, “cielo, divinità”, ma anche “giorno”. Nonostante sia un
nome, 今天
ci da informazioni sull’azione ( ci dice che è compiuta nel presente) ed è
quindi considerabile come un determinante verbale.
Riassiumiamo
i vari tipi di interrogativa visti finora cambiando frase ed usando questa
volta il verbo essere 是 shì:
你是学生。
Nǐ shì xuéshēng.
你是学生吗?
Nǐ shì xuéshēng ma?
你是不是学生?
Nǐ shì bù shì xuéshēng?
你是学生不是?
Nǐ shì xuéshēng bù shì?
Oltre a questi modi, posso formare
l’interrogativa “per scelta alternativa”, creando appunto un’alternativa
all’interno della frase usando l’avverbio “oppure”, cioè 还是 háishì:
你是学生还是是老师?
Nǐ shì xuéshēng háishì shì lǎoshī?
还 hái è un avverbio che
significa “oppure”, ma può essere usato in questo modo soltanto nelle frasi
interrogative, altrimenti il suo significato diventa “ancora”. Inoltre 还 ha una
particolarità: lo stesso carattere indica due sillabe, hái, ma anche huán, cioè
“restituire”. È quindi sia un avverbio sia un verbo e per capire in quale delle
due sillabe posso tradurlo devo guardare la sua posizione nella frase e se
presenti o meno il complemento oggetto richiesto dal verbo huán.
Vediamo
altre frasi:
你们吃面条还是吃炒饭?
Nǐmen chī miàntiáo háishì chī chǎofàn?
Tre sono le
parole sconosciute: 吃 chī,
“mangiare”, 面条 miàntiáo,
“spaghetti” e 炒饭 chǎofàn,
“riso fritto”.
面条 miàntiáo è
formato da 面 miàn che significa “faccia, volto” come primo
significato, ma anche “farina”, come significato acquisito e 条 tiáo, che indica un
oggetto lungo e sottile senza tuttavia definirne il materiale.
炒饭 chǎofàn è invece
formato da 炒 chǎo che
vuol dire “saltare in padella” e 饭 fàn cioè “riso cotto”.
Il
riso è sempre stato il principale alimento del popolo cinese, tanto che 饭 indica
per estensione anche “cibo, pasto”.
Altra
frase:
你们喝茶还是喝咖啡?
Nǐmen hē chá háishì hē kāfēi?
In questa
frase si parla di bere e non più di mangiare. Mentre mangiare era 吃 chī, “bere” si dice 喝 hē e cosa si beve?
Ovviamente il the: 茶chá. Da notare è che in entrambe queste parole il radicale è 口
kǒu, cioè bocca, per ovvi motivi. Questo radicale quindi è presente per
indicare il campo semantico di tutto ciò che si fa con la bocca, quindi
mangiare, bere, salutare, parlare, ma ha anche la funzione di indicare quando devo
usufruire della sola parte fonetica di un carattere! Per essere chiari:
l’ultima parola della nostra frase è 咖啡 kāfēi, cioè “caffè”. Questo termine è nuovo, perchè il caffè
è stato introdotto in Cina dagli Occidentali a cavallo fra Ottocento e
Novecento. Come si è arrivati a questa parola? Per semplice traslitterazione, cioè sono stati sclti
dei caratteri che assomigliassero foneticamente alla parola occidentale
“caffè”. Per indicare che di questi due caratteri va preso solo il valore
fonetico, accanto a essi si pone il radicale 口 kǒu e
infatti sia 咖 kā sia
啡 fēi
lo presentano.
C’è
infine un ultimo modo per costruire delle interrogative: tramite l’uso dei
pronomi interrogativi:
他是谁?
Tā shì shuí?
In italiano
e in molto altre lingue occidentali c’è una regola per cui i pronomi
interrogativi si anticipano a inizio frase. In cinese non è così, anzi, il
pronome va nella posizione del sostantivo che sostituisce, e infatti 谁 shuí
sostituisce esattamente la persona di cui chiede:
他是毛老师。
Fine della lezione
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